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A Roma ci sono più radiazioni che a Tokyo

MICROSIEVERT

“Roma più radioattiva di Tokyo. È la sorpresa delle analisi effettuate dalla squadra della Protezione civile italiana, composta da sei persone, giunta oggi nella capitale nipponica. I rilievi fatti dai tecnici – comunica l’ambasciata italiana – danno una radioattività di fondo misurata sul tetto dell’ambasciata di 0.04 microsievert/ora. Per riferimento, il valore di radioattività ambientale tipico della città di Roma è di 0.25 microsievert/ora”.

Ecco la notizia così com’è apparsa su Repubblica alle 12.41. Il rimpallo di informazioni contrastanti in queste ore è normale, perché normale è che in certe condizioni non si riesca a verificare con esattezza la solidità di tutte le fonti. Però questo lancio è davvero impressionante. E’ di certo una notizia positiva, perché – se confermata – vorrebbe dire che a Tokyo le cose non stanno poi così male come si è paventato nelle ultime ore, e dopo tanta angoscia ci si potrebbe sentire autorizzati a tirare un sospiro di sollievo. 
Un’altra lettura della notizia, però, può innescare riflessioni di diverso tipo è che riguardano il nostro Paese. Perché, a patto di ritenere attendibili tanto le notizie che riferivano di valori di radiazioni in crescita a Tokyo dopo l’incidente, quanto quella dei rilievi effettuati dai tecnici della protezione civile italiana, di sicuro non fa piacere pensare che a Roma si vive esposti a un tasso di radiazioni superiore a quello che altrove si registra dopo che a pochi chilometri di distanza si è verificato un non trascurabile incidente nucleare.  
Non siamo tecnici, ma forse non occorre esserlo per porsi qualche domanda, date per assunte le informazioni di cui abbiamo fin qui parlato. 
Sale in queste ore forte nel Paese il fronte del No al nucleare, e come abbiamo detto l’orientamento principale è quello di coloro che non vogliono le centrali in Italia perché non si fidano di chi dovrebbe realizzarle e poi gestirle.
In definitiva, la notizia che abbiamo riportato ammette poche opzioni di interpretazione: o l’apparecchio usato dalla protezione civile italiana a Tokyo è guasto, o a Tokyo si può tranquillamente stare stesi al sole a rilassarsi, o in Italia non sappiamo neanche lontanamente cosa sia la sicurezza ambientale. Siamo ansiosi di capire meglio. 

 

4 Commenti per “A Roma ci sono più radiazioni che a Tokyo”

  1. […] “O l’apparecchio usato dalla protezione civile italiana a Tokyo è guasto, o a Tokyo si può tranquillamente stare stesi al sole a rilassarsi, o in Italia non sappiamo neanche lontanamente cosa sia la sicurezza ambientale…”. (qui) […]

  2. […] cui, gambe in spalla, è arrivata a Tokyo ed ha tirato fuori il misuratorino d’ordinanza per constatare che Roma è molto più radioattiva di Tokyo. Saranno i trasmettitori di Radio Maria. Comunque, gran […]

  3. […] raccolte. Non sempre cavalcare l'onda emotiva è dirimente, spesso, anzi, può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Già ai tempi della rincorsa ai vaccini contro il virus H1N1 non passava giorno senza che i […]

  4. Mario

    Forse il protosincrotone di Frascati, dove sono ancora le scorie nucleari, non è poi così sicuro? Oppure i venti hanno trasportato la radioattività in occidente e nessuno ce ne dà notizia?

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