Facebook perde colpi? Natura non facit saltus | T-Mag | il magazine di Tecnè

Facebook perde colpi? Natura non facit saltus

Nell'ultimo anno Facebook ha perso 6 milioni di utenti solo negli Usa. Banale parentesi o è vera decadenza?

Davvero Facebook sta perdendo colpi? E perché? A diffondere la notizia è il sito Inside Facebook, che spiega come l’incremento di iscritti al social network, pur seguendo un trend in salita per via delle nuove adesioni nei paesi in via di “colonizzazione”, sia comunque inficiato da un significativo esodo nei paesi occidentali dove faccialibro è più diffuso. Questo avviene in particolare negli Stati Uniti, nel Canada e a macchia di leopardo anche nella vecchia Europa. La notizia ha sostanza perché parliamo di dati significativi: ad aver disattivato il profilo negli Usa sarebbero stati negli ultimi dodici mesi ben 6 milioni di utenti. Un milione di canadesi ha seguito l’esempio, e nell’ordine del centinaio di migliaia hanno fatto altrettanto in Russia e Gran Bretagna. La corsa verso i 700.000 milioni di iscritti quindi non si ferma grazie alle nuove aree in cui è in espansione il social network, ma certamente rallenta rispetto alle previsioni, dato che questo trend di ripiegamento, se dovesse confermarsi, potrebbe segnare una sorpresa dai confini al momento ancora non valutabili.
Su Inside Facebook si spiega bene il fenomeno della saturazione nazionale circa la diffusione del social network più famoso: pare infatti che raggiunta la quota del 50% dei cittadini di un Paese la corsa si arresti e prenda a regredire. Si profila così uno scenario che autorizza a tratteggiare ipotesi di reale decadenza, che si riferirebbe non solo a Facebook, ma al fenomeno dei social network in genere: dato che non risulta che gli utenti che lasciano Facebook vadano altrove. Il primo motivo che può spiegare il fenomeno è la corsa al recupero di una privacy che si avverte troppo violata, o forse anche la percezione di una forma di condivisione che non calza troppo a lungo le esigenze di condivisione di grosse fette di internauti. Il fenomeno sorprende, specie in questa stagione in cui il ruolo della rete ha assunto una rilevanza politica e sociale strabiliante, tanto nei paesi mediorientali quanto in quelli occidentali: abbiamo appena attribuito alla rete, infatti, buona parte del merito per il raggiungimento del quorum per il referendum che ha chiamato al voto gli italiani lo scorso fine settimana. E infine su questi dati inevitabilmente specula una vecchia polemica mai sopita che attribuisce al social network anche un abbrutimento del dibattito tipico della rete. E su questo provochiamo con un quesito. Quanti sono i comunicatori e i giornalisti che adoperano Facebook oggi, ma che mai hanno adoperato un blog? Ecco, natura non facit saltus, e se altrettanto vale per la tecnologia, potrebbe avvicinarsi la resa dei conti.

 

1 Commento per “Facebook perde colpi? Natura non facit saltus”

  1. […] smentire, almeno in parte, l'articolo di Inside Facebook è la stessa azienda di Mark Zuckerberg che ha affidato all'ufficio stampa un […]

Scrivi una replica

News

Mattarella: «Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno»

«Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno. È appena il caso di sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud…

30 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Londra, attacco con katana in metropolitana: una vittima

Alcuni feriti e una vittima è, alla fine, il bilancio di un attacco con katana avvenuto questa mattina in una stazione della metropolitana alla periferia…

30 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Stati Uniti, manifestanti occupano edificio della Columbia

Non si arrestano le proteste nelle università americane contro la guerra a Gaza. In particolare, nelle ultime ore, i manifestanti hanno occupato un edificio nel…

30 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Netanyahu: «Entreremo a Rafah con o senza accordo»

Israele aspetta la risposta di Hamas mercoledì sera sulla proposta di accordo, che il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, aveva già definito «generosa», invitando…

30 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia