Crisi, Buttiglione: “Cosa faranno i dirigenti del Pdl?”
Tra le file dell’Udc, oltre a Casini, anche Rocco Buttiglione non risparmia critiche al governo dopo il declassamento del rating italiano stabilito da S&P. “Ogni giorno di permanenza in questa situazione di debolezza – afferma il presidente dell’Udc – costa all’Italia cifre enormi. La permanenza del governo Berlusconi costa all’Italia miliardi di euro. La scarsa affidabilità della politica italiana si traduce in un aumento di interessi del debito che gli italiani dovranno poi pagare. Per il mondo economico internazionale questo è sempre più evidente. I fondamentali economici dell’Italia sono buoni, ma allo stesso tempo vanno fatte delle riforme sostanziali. E il governo Berlusconi non ha la credibilità per affrontare la situazione. Occorre un nuovo governo di unità nazionale”. Anche l’appello di Buttiglione è rivolto agli esponenti del Pdl: “Questo è il momento in cui si vedrà anche la vera essenza del Popolo della Libertà, in un Paese normale in queste condizioni i leader del partito vanno dal capo e gli dicono che è finita, che deve farsi da parte, per il bene e il rilancio del Paese e anche del partito. Cosa faranno i dirigenti del Popolo della Libertà? Confermeranno che quell’aggregazione politica è solo il seguito del capo ed è destinata a sparire con lui? O – conclude l’esponente centrista – sapranno assumersi le loro responsabilità e magari dare un futuro a quel partito?”.