Crisi economica, Draghi: “I Paesi prendano misure aggiuntive”
Nella sua prima conferenza stampa da presidente della Bce, Mario Draghi, ha spiegato che le prospettive di crescita della zona euro continueranno a risentire “dell’incertezza particolarmente alta” e dei “rischi al ribasso che si stanno intensificando”. “Tutti i Paesi dell’area euro devono mostrare inflessibile determinazione a onorare pienamente la propria firma sovrana”.
Draghi ha spiegato la decisione della Bce di tagliare i tassi d’interesse all’1,25%. È stata, ha affermato, una scelta unanime, anche se Francoforte non è intenzionata a tagliare ulteriormente in futuro. Dovranno essere i Paesi con deficit e debiti più elevati a varare misure di risanamento aggiuntivo. E per compiere ciò, ad esempio, sarà fondamentale privatizzare i servizi ora offerti dal settore pubblico.
Draghi si è quindi soffermato sul caso dell’Italia: “Non possono essere gli interventi esterni a far scendere i tassi sui titoli di Stato di un paese. L’andamento dei tassi sui titoli di Stato dipende dalle politiche nazionali. Il pilastro principale è la risposta che arriva dalle politiche nazionali in termini di consolidamento dei conti pubblici e riforme per migliorare la crescita e creare posti di lavoro”. Il presidente della Bce ha infine sostenuto di seguire da vicino la crisi della Grecia ricordando però che l’uscita di un Paese dall’euro “non è prevista dai Trattati”.