Dall’intervista di Monti al Wsj (e la rabbia del Pdl) alle scuse: la sintesi della giornata | T-Mag | il magazine di Tecnè

Dall’intervista di Monti al Wsj (e la rabbia del Pdl) alle scuse: la sintesi della giornata

“Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile”. Parole del presidente del Consiglio, Mario Monti, rilasciate nel corso di un’intervista al Wall Street Journal circa un mese fa, ma pubblicata dal quotidiano statunitense solo nella giornata di martedì scatenando l’ira del Pdl.
“Le parole del presidente del Consiglio, Mario Monti – ha replicato il segretario politico del partito di via dell’Umiltà, Angelino Alfano -, sono politicamente insensate e scientificamente inspiegabili per un economista come lui: un’ipotetica della irrealtà che sorregge un giudizio politico irreale. Tutto questo per noi è inaccettabile. Se ci riesce, provi al più presto a spiegarsi”.
Ha usato toni leggermente diversi il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto: “Capiamo che può risultare sgradito il fatto che il saliscendi degli spread sta avvenendo anche durante il suo governo e che ciò può averlo innervosito, ma questo – ha ribadito – non giustifica una provocazione tanto inutile quanto stupida che rinviamo al mittente”.
Provocazione o meno, il Pdl, oltre alle dichiarazioni di replica, ha voluto anche “lanciare – come ha spiegato il tesoriere del gruppo, Pietro Laffranco – un segnale”, mandando in minoranza il governo su un ordine del giorno del decreto per la spending review che riguarda la sicurezza.
Queste, in sostanza, le principali reazioni del Pdl alle parole del premier che, “dispiaciuto”, ha poi cercato di chiarire la propria posizione, contattando telefonicamente Silvio Berlusconi.
Il premier, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “è dispiaciuto che una banale e astratta estrapolazione di tendenza di valori dello spread, che era contenuta in un colloquio di ampio respiro con il Wsj, sia stata colta come una considerazione di carattere politico, il che non rientrava per nulla nelle sue intenzioni”.
In serata, si è poi appreso, si terrà a Palazzo Grazioli un vertice dello stato maggiore del Pdl per fare il punto della situazione.

 

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