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Quanti sono gli asili nido in Italia

Mille asili nido in mille giorni. Questo è uno dei tanti obiettivi del governo annunciati nella giornata di lunedì, in occasione della conferenza stampa di presentazione del programma triennale dell’esecutivo. “Negli ultimi dati economici sul nostro Paese – ha osservato il premier, parlando ai cronisti presenti a palazzo Chigi – c’è un elemento di diversità tra il nord e il sud, un elemento molto importante”. Secondo un rapporto di Cittadinanzattiva (Asili nido comunali in Italia: tra caro rette e liste di attesa), nel 2012 la maggior parte degli asili nido comunali in Italia si trovava nelle regioni del Nord, il 27% in quelle del Centro e soltanto il 13% nel Mezzogiorno. Sono trascorsi due anni dalla diffusione del dossier, eppure le cose non sembrano essere cambiate di molto: “La percentuale dei Comuni che garantiscono la presenza del servizio varia – secondo quanto rilevato dall’Istat solo qualche settimana fa – dai 22,5% al Sud al 76,3% al Nord-est”. Una differenza alla quale il governo ha deciso di porre rimedio. “La base di partenza – osserva il Corriere della Sera – c’è già: è il disegno di legge 1260, che prevede una vera e propria riforma del sistema educativo per la fascia di età 0-6 anni, e che è in discussione al Senato”. Il ddl intende portare dal 18% (valore attuale) al 33% (valore fissato dall’Unione europea) la copertura degli asili nido nel nostro Paese “e la presenza del servizio in almeno il 75% dei territori comunali entro l’anno 2020”. Eppure già in passato il governo cercò di colmare il gap con l’Europa. Con la Finanziaria del 2007, vennero stanziati complessivamente 800 milioni di euro: 450 dalle Regioni e i restanti dal governo, all’epoca guidato da Romano Prodi. Soldi necessari per alzare – dal 9% al 18% – la percentuale di copertura degli asili nido sul territorio nazionale. Secondo il ddl, il governo si farà carico del 50% “dei costi di gestione o con trasferimenti diretti o con la gestione diretta delle scuole dell’infanzia”. Il restante 50% rimarrà a carico di regioni ed enti locali “al netto delle entrate da compartecipazione delle famiglie utenti del servizio”. I comuni saranno chiamati ad una nuova spesa. Oltre a quelle già affrontate: “Nel 2012 – rileva l’Istat – la spesa impegnata per gli asili nido è stata di circa un miliardo e 559 milioni di euro. Il 19,2% di tale spesa è rappresentato dalle quote pagate dalle famiglie, la restante a carico dei Comuni è stata di circa un miliardo e 259 milioni di euro”.
Piccolo appunto: nell’anno scolastico 2012-2013, sono stati 152.849 i bambini di età tra zero e due anni iscritti agli asili nido comunali; altri 45.856 hanno usufruito di asili nido privati convenzionati o con contributi da parte dei Comuni. Ammontano così a 198.705 gli utenti dell’offerta pubblica complessiva (dati Istat).

 

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