Pil a -0,1% nel terzo trimestre dell’anno
Nel terzo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% nei confronti del terzo trimestre del 2013.
Il calo congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura e dell’industria e di un aumento nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), parzialmente compensato da un apporto positivo della componente estera netta. Il terzo trimestre del 2014 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre del 2013. Tale scenario, precisa l’Istat, pone l’economia italiana ai livelli del 2000.
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dell’1,2% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,9% negli Stati Uniti e del 3,0% nel Regno Unito. La variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,3%.
Torna invece a crescere il Pil della Germania nel terzo trimestre. Secondo l’istituto di statistica Destatis l’economia è infatti salita dello 0,1%, dopo il dato negativo (-0,1%) del trimestre precedente. A trainare la crescita, seppur lieve, la spesa delle famiglie e il commercio con l’estero. Cresce, di poco ma sopra le attese, anche la Francia che nel terzo trimestre segna +0,3%. Le previsioni parlavano di un aumento dello 0,1%. Nel trimestre precedente, al contrario, il Pil della Francia era sceso dello 0,1%. A trainare la moderata crescita sono i consumi delle famiglie (+0,2%) e la spesa pubblica (+0,5%).