Il Quantitative easing sta funzionando? | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il Quantitative easing sta funzionando?

bce_unione_bancariaAd un anno dall’avvio agli acquisti di titoli di stato previsti dal Quantitative easing – la mossa varata dalla Bce con l’intento di contrastare la deflazione e ridare slancio all’economia dell’Eurozona – gli effetti sperati tardano ad arrivare.
Secondo un’analisi della Cgia di Mestre, realizzata su dati della Banca centrale europea e dell’Eurostat, la crescita dei prezzi al consumo è ben lontana dall’obiettivo del 2% voluto dalle Istituzioni europee. Non solo, anche l’allentamento del credit crunch tarda a farsi vedere.
I dati mostrano infatti, per il 2015, un aumento dell’inflazione dell’area della moneta unica di appena 0,1 punti percentuali, mentre i prestiti alle società non finanziarie sono scesi nel corso dell’anno dello 0,7%.
Analizzando i singoli Paesi si può notare come in Italia, dove fino ad oggi la Bce ha acquistato oltre 87 miliardi di titoli di Stato (il 16% del totale), l’inflazione è salita solo dello 0,2% mentre i prestiti alle società finanziarie sono diminuiti del 2,3%.
Ma quello italiano non è un caso isolato: anche in Francia e Germania, i due Paesi dove l’acquisto di titoli di Stato è risultato più consistente (rispettivamente 128 miliardi, il 23,4% del totale degli acquisti, e 101 miliardi, 18,6%), l’inflazione si mantiene a livelli piuttosto bassi, più precisamente al +0,2% e al +0,1%. Al contrario dell’Italia, però, Parigi e Berlino hanno visto crescere, nel corso del 2015, i prestiti alle società non finanziarie del 5,4% e dell’1,5%.
Ci sono poi alcuni Paesi, come la Spagna (che presenta la quarta quota di acquisti più consistente nell’Eurozona, con 62 miliardi e l’11,5% degli acquisti totali), in piena deflazione. Il Paese iberico, nel 2015, ha infatti visto scendere i prezzi al consumo dello 0,5% riportando, inoltre, un calo dei prestiti del 4,6%. Stessa cosa è successa alla Finlandia (dove i prezzi al consumo si sono attestati al -0,1%), in Slovacchia (-0,4%), Slovenia (-0,8%), Lituania (-0,5%) e Cipro (con la variazione negativa più consistente, -1,6%). Dalle tabelle si nota inoltre che nessun Paese ha riportato una variazione positiva superiore al punto percentuale, la crescita dei prezzi più elevata è stata registrata in Austria, con un+0,9%.
Tra i Paesi che hanno registrato nuovamente contrazioni dei prestiti alle società non finanziarie troviamo poi (oltre all’Italia e alla Spagna) i Paesi Bassi (-8,1%), il Portogallo (-5%), l’Irlanda (-22,4%), la Slovenia (-10,9%), la Lettonia (-2,6%), Malta (-4,7%) e Cipro (-0,9%).

 

Scrivi una replica

News

Germania, a marzo peggiora la produzione industriale

A marzo, peggiora la produzione industriale tedesca (-0,4%). Lo rende noto Destatis, l’Ufficio federale di statistica tedesco, ricordando che a febbraio la performance era stata…

8 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Spagna, a marzo male l’industria

A marzo, crolla la produzione industriale della Spagna. Lo riferisce l’Ine, l’Istituto nazionale di statistica spagnolo, annunciando che la produzione è diminuita dell’1,2% su base…

8 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ue, Gentiloni: «Probabile procedura di infrazione per più di due paesi»

«È lecito immaginare che ci sono Paesi, non un paio ma molti di più, che entreranno in procedura di infrazione per disavanzo». Così il commissario…

8 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Cambiamenti climatici, aprile 2024 il più caldo mai registrato

Aprile 2024 è stato l’aprile più calo mai registrato e l’undicesimo mese consecutivo di caldo globale storico. Lo riferisce il servizio Copernicus, il programma di…

8 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia