Le strategie d’investimento delle imprese italiane | T-Mag | il magazine di Tecnè

Le strategie d’investimento delle imprese italiane

Gli investimenti sono fondamentali per garantire la sopravvivenza di un'impresa in un contesto altamente competitivo come il mercato globale
di Redazione

Una delle ultime indagini della Banca d’Italia rileva che le imprese italiane prevedono una crescita della spesa per gli investimenti nel primo semestre del 2017 e per il resto dell’anno.
Un quinto del campione – l’indagine, condotta in collaborazione con Il Sole 24 Ore, ha coinvolto 1.014 imprese con almeno 50 addetti dell’industria in senso stretto, dei servizi e del settore delle costruzioni – sostiene che la misura contenuta nella legge di Bilancio del 2017 (il cosiddetto “iper-ammortamento”) contribuirà in maniera significativa alla ripresa degli investimenti

imprese_stretta_creditizia

Ma a sottolineare la potenziale importanza dell’iper-ammortamento nel rilancio degli investimenti delle imprese, fondamentali per garantirne la sopravvivenza nel medio-lungo periodo in un contesto altamente competitivo e concorrenziale come l’attuale sistema economico globale, non sono solo le imprese interpellate da via Nazionale.
A farlo è stato anche il Centro studi di Confindustria. In una nota, diffusa a metà del dicembre scorso, il CsC ha osservato anche che, sulla base di un’elaborazione dei dati dell’ISTAT, le strategie più complesse, che puntano sugli investimenti sia in Ricerca&Sviluppo sia in nuovi macchinari e attrezzature, sono state appannaggio di una piccola minoranza delle imprese italiane: il 7,4% delle aziende con più di 10 addetti nel triennio 2010-2012.
Contemporaneamente una porzione consistente delle imprese italiane – ovvero il 38% del totale – ha investito molto nell’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature e meno nella ricerca&sviluppo: la loro attività di R&S “è stata debole o quasi assente”, ha sottolineato il CsC.
Le cose prendono una piega diversa per la restante metà delle imprese monitorate, quest’ultime non hanno avviato attività innovative nel periodo considerato dall’analisi (2010-2012). Una quota che, stando alle ultime statistiche pubblicate dall’ISTAT nel novembre scorso, è purtroppo aumentata durante il triennio successivo (2012-2014).
Il CsC ha concluso che il percorso di innovazione intrapreso dalla maggioranza delle imprese italiane nasce da “un processo informale e spesso sporadico di apprendimento, quasi interamente legato al momento del rinnovamento del capitale fisso”.
Eppure un percorso di innovazione più articolato offre benefici enormi: gli innovatori più strutturati hanno creato nuovi prodotti (o migliorato in modo significativo) per il mercato di riferimento nel 61% dei casi. Tra gli innovatori mediamente e meno strutturati, la quota è decisamente più bassa e (rispettivamente) pari al 43 e al 35%.

 

Scrivi una replica

News

Inflazione: nell’area Ocse al 5,8%, in Italia all’1,2%

A marzo l’inflazione dell’area OCSE si è attestata al 5,8% dal 5,7% di febbraio, mentre in Italia è salita dallo 0,8% all’1,2%, riflettendo il forte…

6 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Il 70% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni non risponde al telefono»

Sette persone su dieci, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, non risponde più al telefono. Lo sostiene un sondaggio condotto dal…

6 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Sanità, oltre 90mila infezioni quotidiane negli ospedali europei

In Europa, oltre 90mila persone contraggono un’infezione ogni giorno, durante il ricovero in ospedale. Lo rende noto l’ECDC, European Centre for Disease Prevention and Control,…

6 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Riforme, settimana importante per Autonomia e premierato

Settimana fondamentale per due riforme chiave dell’agenda di governo, l’Autonomia differenziata e il premierato: la prima sponsorizzata dalla Lega; la seconda, invece, da Fratelli d’Italia.…

6 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia