Google: l’unico motore per tutte le reti
Grandi manovre “social” in casa Google, con almeno due obiettivi, di cui uno non ufficiale. Il primo, tecnico e di assoluta utilità: catalogare ordinatamente i contenuti che gli utenti condividono sul web. Il secondo, taciuto ma evidente, ritagliarsi un vero ruolo nel ribollente mare delle reti sociali, in cui Big G finora ha mantenuto un profilo basso (successo di Orkut in Sudamerica a parte). E terzo, cifre di crescita alla mano, non dichiarato ma scontato: far tornare il nome di Google agli antichi splendori nel firmamento del web, in cui ora brilla più di ogni altra la stella di Facebook.
Mountain View in realtà non compete direttamente sul territorio dei social network, per lo meno non ancora. Ha una funzione diversa e propone servizi fortemente connotati. Per il momento ha scelto non di contrastare il fenomeno “social”, ma di utilizzare appieno la sua potenza tecnologica per circondare gli avversari. E fare in modo che il successo delle reti sociali sia anche un elemento di crescita per Google. Non è ancora tempo di “Google Me 1”, quindi. Ma le novità introdotte oggi sono, nei piani dell’azienda, solo la prima fase di una serie di manovre che renderanno l’ecosistema di Google più ricco dell’attuale, soprattutto in chiave sociale.
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