Quando la tecnologia fa stare bene
Tre mesi fa un settantenne con scompensi cardiaci si è sottoposto a un intervento all’istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano). Durante l’operazione gli è stato impiantato un “cuore artificiale” in grado di pompare il sangue al posto di quello vero. Synergy CircuLite, questo il nome dell’apparecchio, pesa appena 25 grammi ed è grande come una pila mini-stilo.
La storia è stata raccontata a Milano nell’ambito del Congresso nazionale ecocardiochirurgia. “Il paziente oggi sta bene”, ha assicurato Ettore Vitali, responsabile del dipartimento cardiovascolare dell’istituto Humanitas, il primo ad avere impiantato tale dispositivo in Italia.