Chiede scusa l’autore della provocazione al Pigneto
Durante la giornata di ieri è apparso a Roma, su un ponte del quartiere Pigneto, una scritta in ferro battuto, Work will make you free, che rievocava la frase sul cancello del campo di concentramento di Auschwitz Arbeit macht frei (“Il lavoro rende liberi”). L’autore della scritta è un precario trentaduenne lucano che tiene corsi di formazione ai disoccupati. Il fatto che la scritta sia comparsa il 25 aprile è una casualità, ha spiegato. E anzi, si è scusato con quanti si sono sentiti offesi dalla provocazione considerando la ricorrenza. Tuttavia, il trentaduenne non ha risparmiato critiche al mondo politico, essendo il suo un gesto che voleva, in un quartiere di periferia abitato da giovani precari ed extracomunitari, sollevare un dibattito “sul fatto che un pezzo di lager è nelle nostre città, mentre noi ce ne passeggiamo spensierati”. E in riferimento al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il giovane ha osservato: “Il sindaco che ha deportato i romeni, e ha diviso il padre dai figli, è lo stesso che rilascia dichiarazioni indignate contro il neonazismo e mette al primo posto le politiche della famiglia. Chi sbaglia: io o lui?”.