La triste fine di Mou, in scia a Tatarella
Noi siamo propensi a credere che José Mourinho abbia concluso meritoriamente la sua carriera, ieri in Madrid, 27 aprile 2011, avendo elevato, nella terra dell’orgoglio, la vigliaccheria a categoria dello spirito. Ciò gli varrà, a breve, l’espulsione dalla regione per indegnità. Nella sua fine c’è da una parte qualcosa di estremo, che riguarda la persona e i suoi tormenti, dall’altra un elemento di grande provincialismo, e qui siamo più nei pressi di Alberto Sordi. Come due elementi così distanti abbiano potuto stare insieme, è il grande segreto del personaggio.
Continua a leggere su Linkiesta