“iPad City”, pochi progressi in Foxconn
Ad iPad City si lavora giorno e notte per assemblare le tavolette della Apple richieste in tutto il mondo. E anche a quasi un anno dalla terribile serie di suicidi a catena di alcuni operai cinesi, le condizioni dei lavoratori restano critiche. La denuncia arriva dall’associazione noprofit Sacom, Students & Scholars Against Corporate Misbehaviour, che ha visitato tra marzo e aprile alcuni stabilimenti cinesi della Foxconn, il gigante hi-tech dell’assemblaggio di cellulari, tavolette, laptop, strumenti per la connessione in rete, server, per Apple ma anche per altri colossi come HP, Sony, Motorola, Nokia o Dell. Esposizione a polveri sottili dannose per la salute, ritmi inumani, ordine militare e la firma di un patto di «non-suicidio» per i nuovi assunti.
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