Questione di fiducia su dl Omnibus. E il Pd accusa: “Il governo vuole evitare il referendum”
Il governo ha posto alla Camera la questione di fiducia sul decreto Omnibus, come annunciato in aula dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, che contiene inoltre l’abrogazione delle norme sulla costruzione delle centrali nucleari.
Nella conferenza dei capigruppo si è deciso che la Camera tornerà a riunirsi domani alle 13.45 per le dichiarazioni di voto sul dl Omnibus, mentre il voto di fiducia è previsto a partire dalle 15.10, ma senza la diretta tv.
“Con la decisione di mettere la fiducia sul decreto omnibus, il governo le prova tutte per sfuggire al voto degli italiani nel referendum indetto per il 12 e 13 giugno. Nelle norme che l’esecutivo vuole imporre non c’è nessun abbandono del piano nucleare ma solo un rinvio per evitare il giudizio dei cittadini che, come già dimostrato dal voto in Sardegna, è nettamente contrario al ritorno delle centrali nucleare in Italia”, è la “denuncia” di Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Pd. È pur vero, tuttavia, che una volta convertito in legge e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, sarà la Corte di cassazione a decidere se il provvedimento basti a far revocare il referendum come paventato da più parti nelle scorse settimane.