Referendum, l’idea dei promotori: Non politicizzare il voto del 12 e 13 giugno
Dapprima, doveva essere il voto della “spallata” decisiva. Ora, invece, sembra che il referendum abbia cambiato i connotati. L’obiettivo del raggiungimento del quorum, stando alle motivazioni dei promotori spiegate in un articolo del Corriere della Sera a firma di Alessandro Trocino, deve andare ben al di là della mera questione politica. Tanto che, in vista delle prossime manifestazioni, si vuole tentare di politicizzare al minimo il voto del referendum. Lo stesso articolo, poi, fa notare la posizione del leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro, a tale proposito: “Acqua, aria e legalità non sono né di destra né di centro né di sinistra. Trasformare i referendum in una specie di elezione politica camuffata non vorrebbe dire solo darsi la zappa sui piedi sarebbe anche una grandissima ingiustizia nei confronti di moltissimi cittadini e un tradimento dello spirito referendario”.