La gaffe di Michele Bachmann sui bambini schiavi che crescevano meglio di oggi
“Lo schiavismo ha avuto un impatto disastroso sulle famiglie afro-americane, ma disgraziatamente, un bambino nato in schiavitù nel 1860 aveva più possibilità di essere cresciuto da sua madre e da suo padre in una famiglia con due genitori rispetto a un bebè afroamericano nato dopo l’elezione dell’attuale Presidente degli Stati Uniti”. Questa è una frase, poi cancellata, presente su un documento del Family Leader, movimento evangelico e ultraconservatore dell’Iowa. A sottoscrivere il documento è stata anche Michele Bachmann, esponente del Tea Party e candidata alle primarie repubblicane. La “gaffe” – paragonare lo status di “schiavo” di un bambino a una migliore condizione familiare è a dir poco una gaffe – è stata molto criticata da blogger e media. La Bachmann si è giustificata dicendo di non avere letto la frase incriminata. Eppure ai politici non è chiesto molto di più di una maggiore accuratezza e ponderazione sulle scelte che si fanno.