Brunetta: “Tremonti non può rappresentare da solo la collegialità del governo”
Nel governo si parla molto in questi giorni del ruolo di Giulio Tremonti, un dibattito che ha occupato le pagine dei giornali soprattutto dopo le polemiche sulla sua assenza alla Camera durante il voto su Milanese e le reazioni stizzite di molti esponenti del Pdl. Si è parlato, nelle ultime ore, di una maggiore collegialità su cui i ministri sembra stiano facendo fronte comune. Domenica il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, in un’intervista a Repubblica si era espresso in questo senso. E sulla stessa lunghezza d’onda appare il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, interpellato dal Corriere della Sera: “L’errore che abbiamo fatto, ed è stato un errore collettivo, è pensare che Tremonti potesse sempre risolvere tutto. C’è stato un eccesso di delega. Tremonti sinora è stato un eccellente ministro dell’Economia, ma non può rappresentare da solo la collegialità del governo. Lui non lo può più pretendere; Berlusconi non glielo deve più consentire. Dal 2008 fino al 2014 abbiamo deciso provvedimenti di manovre cumulate per oltre 265 miliardi di euro: cioè abbiamo somministrato al corpo del Paese 265 miliardi di antibiotici. Adesso è l’ora delle vitamine. Vitamine strutturali: le riforme”