Una Costituzione violentata
Di Ernesto Galli della Loggia
Trattata male (e in silenzio)
Ci sono molti modi per tradire la Costituzione, per violarne lo spirito e di fatto, quindi, mettersela sotto i piedi. Uno è il modo diciamo così alla Bossi: sguaiataggini secessioniste, apprezzamenti ingiuriosi per questo o quell’organo dello Stato, per questa o quella prescrizione della Carta. Ma ce n’è anche un altro, più sottile ma non meno grave: per esempio quello costituito dal modo in cui ormai abitualmente vengono eletti dal Parlamento quei membri della Corte costituzionale e del Consiglio superiore della magistratura la cui elezione la Costituzione riserva appunto alle Camere con modalità stabilite da apposite leggi costituzionali. È il modo, per intenderci, con cui sono stati appena eletti un membro del Csm, Ettore Albertoni, e un giudice della Corte costituzionale, Sergio Mattarella (le cui qualità personali non sono naturalmente qui in alcun modo in discussione).
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