Uno statista creativo
La prima Repubblica all’assalto di Silvio
Di Paolo Guzzanti
Prendete posto sulla macchina del tempo, prego, e regolate la data d’arrivo di qui a trent’anni, nel 2041. Programmate l’atterraggio su piazza Montecitorio, Roma, dirigetevi poi verso l’edificio di Montecitorio dopo aver fornito gli algoritmi di riconoscimento del vostro Dna al robot-carabiniere e accomodatevi in tribuna per assistere ai lavori d’aula. Chi parla? Un anziano e ormai malandato Pier Luigi Bersani. Che dice? Attacca il capo di un governo di centrodestra del futuro. Ed ecco che udite qualcosa che vi fa fare sobbalzare: incredibile ma vero l’oratore sta tessendo l’elogio di Berlusconi: «Al di là dei legittimi motivi di contrasto che allora ci portarono ad avere con lui uno scontro anche aspro, dobbiamo oggi riconoscere che di fronte all’attuale capo del governo di destra, Berlusconi fu certamente uno dei più dotati statisti del nostro Paese…».
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