Roma vandalizzata
Lo snodo tra politica e antipolitica
Di Gian Enrico Rusconi
Perché succede solo qui?», «Perché anche oggi ci tocca vergognarci?», si chiedeva ieri il direttore di questo giornale commentando le violenze di Roma confrontandole con le manifestazioni pacifiche degli «indignati» del mondo intero. Manca «un pensiero costruttivo» – continuava -, riferendosi non solo all’evidente impotenza delle classi dirigenti, ma anche all’incapacità del discorso pubblico e giornalistico di offrire accanto alle diagnosi critiche (spesso catastrofistiche) prospettive positive. Prospettive che non ricalchino le inconsistenti assicurazioni governative.
C’è insomma incapacità di trasmettere – ai giovani innanzitutto – se non ottimismo, quantomeno una sobria certezza che il nostro Paese ha risorse e strumenti per farcela. Non sfasciando le banche, ad esempio, ma riportandole al loro ruolo economico corretto.
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