Frattini al vetriolo. Gli ex An non ci stanno, Berlusconi lo difende
Uno sfogo nei corridoi della Camera sugli ex An all’interno del Pdl che premerebbero per le elezioni anziché per il sostegno a un eventuale governo Monti è costato caro al ministro degli Esteri, Franco Frattini. Almeno in termini di polemiche con alcuni colleghi di partito. “È bastato che crollasse tutto che questi fascisti sono tornati fuori: già ci hanno fatto rompere con Fini, e adesso provano di nuovo a mandare tutto all’aria”.
Ai giornalisti che chiedevano un commento a Ignazio La Russa, quest’ultimo ha commentato ironicamente: “Frattini? Frattini chi, il militante del Manifesto?”.
Frattini successivamente ha tentato di placare la polemica precisando che le sue parole sono state travisate pur confermando “nel modo più assoluto che l’unità di intenti nel Pdl è l’unico obiettivo che insieme dovremo perseguire, e mi sento impegnato in questa direzione”.
Alla fine, però, è giunta la nota del premier Silvio Berlusconi: “Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha iniziato la sua carriera politica in Forza Italia dopo le dimissioni, caso unico nel recente passato, dal governo Dini che da tecnico si era trasformato in politico. Alcune ricostruzioni pubblicate questa mattina perciò contrastano con la verità e con la storia di un esponente del nostro partito a me sempre leale nella politica e nel governo”.