“Tempi lunghi e regole discutibili”, Sky rinuncia al digitale terrestre | T-Mag | il magazine di Tecnè

“Tempi lunghi e regole discutibili”, Sky rinuncia al digitale terrestre

Sky Italia ha annunciato il ritiro dalla gara per l’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre.
“Sky – si legge in una nota dell’azienda – ha partecipato al Beauty Contest, avviato dal precedente Governo, sulla base di una specifica autorizzazione ricevuta nel luglio 2010 dalla Commissione Europea, autorizzazione che sottolineava come proprio Sky avesse contribuito allo sviluppo della concorrenza nel mercato televisivo italiano e come la sua partecipazione alla gara per l’assegnazione delle frequenze sul DTT avrebbe comportato un’ulteriore apertura del mercato.
La lunghezza dei tempi, ad oggi ancora indeterminati, che hanno caratterizzato lo svolgimento di questa gara e che impatteranno inevitabilmente sull’assegnazione delle frequenze, sono però diventati del tutto incompatibili con l’esigenza di pianificare con certezza gli investimenti che sarebbero necessari nel caso di un’ipotetica assegnazione. Tale indeterminatezza dei tempi si è inoltre accompagnata a un bando che contiene elementi discutibili, legati all’adozione di un disciplinare di gara con regole che oggettivamente favoriscono operatori già attivi sul mercato. Va ricordato che proprio tali regole hanno portato alcuni partecipanti alla gara – tra cui la stessa Sky – a presentare ricorsi all’autorità competente, ricorsi che potrebbero moltiplicarsi una volta annunciate le assegnazioni delle frequenze. Tempi poco chiari e regole discutibili sono incompatibili con un mercato televisivo e uno scenario competitivo che è invece in rapida e costante evoluzione. Nella televisione italiana stanno nascendo infatti nuovi modelli di business e fanno il loro ingresso nuovi player, provenienti spesso da settori finora estranei alla produzione e alla distribuzione di programmi televisivi. Di conseguenza, questo Beauty Contest, nelle modalità impostate dal precedente Governo, non solo non interpreta più le reali esigenze di sviluppo e di apertura alla concorrenza di questo mercato, ma rischia concretamente di essere un elemento negativo per lo stesso.
Per questo – conclude l’emittente -, Sky ha deciso di ritirarsi con l’auspicio che questa sofferta decisione possa favorire una nuova stagione di riflessione tra tutti gli operatori e il nuovo Governo, per un profondo ripensamento delle regole con cui ridefinire in senso competitivo il sistema televisivo italiano”.

 

Scrivi una replica

News

«Il 99,4% del tessuto produttivo italiano è composto da piccole e micro imprese»

Il 99,4% del tessuto produttivo italiano è composto da piccole e micro imprese, definite tali perché impiegano rispettivamente tra i 10 e i 49 addetti…

27 Mar 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Alitalia dovrà restituire all’Italia un prestito da 400 milioni di euro

Alitalia dovrà restituire allo Stato italiano i 400 milioni di euro prestati alla compagnia nel 2019. Lo ha stabilito la Commissione europea. Secondo Bruxelles, il…

27 Mar 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Mosca: «Abbiamo armi in grado di distruggere anche Usa»

La Russia procederà con i piani di dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, a prescindere dalla reazione dell’Occidente. È quanto ha fatto sapere il…

27 Mar 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Proteste a Israele, Netanyahu verso stop riforma giustizia

Stop alla riforma della Giustizia. Alla fine il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, dovrebbe cedere delle pressioni a livello politico e di piazza, con le manifestazioni…

27 Mar 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia