Censis. Aumentato il numero delle famiglie in condizione di povertà
Secondo l’analisi del 45° Rapporto Censis, il numero delle famiglie in condizioni di povertà è aumentato del 14,6% negli ultimi cinque anni, arrivando così a quattro milioni. “In questi mesi la società italiana si è rivelata fragile, isolata e eterodiretta. Nel picco della crisi 2008/2009 avevamo dimostrato una tenuta superiore a tutti gli altri, guadagnandoci una good reputation internazionale. Ma ora siamo fragili a causa di una crisi che viene dal non governo della finanza globalizzata e che si esprime sul piano interno con un sentimento di stanchezza collettiva e di inerte fatalismo rispetto al problema del debito pubblico. Siamo isolati, perché restiamo fuori dai grandi processi internazionali. E siamo eterodiretti, vista la propensione degli uffici europei a dettarci l’agenda. La dialettica politica inoltre è prigioniera del primato dei poteri finanziari. Era prevedibile che la verticalizzazione e la personalizzazione del potere coltivate negli ultimi vent’anni avrebbero impoverito nel tempo la nostra forza di governo. Si è così creato un deficit politico che ha favorito una logica di polarizzazione decisionale: in basso vince il primato del mercato, in alto il primato degli organismi apicali del potere finanziario. ‘Ognuno per sé e Francoforte per tutti’ sembra il messaggio corrente”.