La mozione del Pd: “Facciamo pagare l’Ici alla Chiesa”
(Agenzia Dire – www.dire.it) ROMA – Il Pd in campo per far pagare l’Ici alla Chiesa cattolica. Con una mozione presentata dai deputati Stefano Esposito e Paola Concia e sottoscritta da altri 20 deputati del Pd, una folta rappresentanza del partito di Pier Luigi Bersani chiede ufficialmente che il patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica contribuisca al gettito della manovra economica in un momento in cui sono chiamati a farlo le famiglie italiane.
Il testo, nella parte dispositiva, impegna il governo “ad attivare le necessarie procedure per determinare il gettito che deriverebbe dalla tassazione del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica, richiedendo il pagamento di una quota pari al 30 per cento del totale del gettito stimato”.
Questi i firmatari: Stefano Esposito, Paola Concia, Carlo Trappolino, Giuseppe Berretta, Massimo Fiorio, Teresa Bellanova, Daniele Marantelli, Giovanni Lolli, Oriano Giovanelli, Ileana Argentin, Giulio Calvisi, Ivano Miglioli, Paolo Fontanelli, Silvia Velo, Dorella Mattesini, Lucia Codurelli, Leonard Touadi’, Antonio Boccuzzi, Barbara Pollastrini, Cinzia Capano.
La mozione affronta il tema della tassazione del patrimonio immobiliare della Chiesa, precisando che “e’ arrivato il momento” e che il tema si puo’ affrontare “senza riaprire una inutile e sterile polemica tra laici e cattolici, tenendo conto del recentissimo richiamo della Cei sulla necessita’ di una maggiore equita’ della manovra proposta dal governo Monti”.
La mozione dei deputati democratici non affronta il tema ‘annoso’ della distinzione tra luoghi di culto e luoghi ad uso commerciale “oggetto peraltro di un lungo contenzioso che ha portato ad una importante sentenza della Corte di Cassazione”.
E non ricalca neppure lo schema classico della battaglia radicale, che comporterebbe la riapertura del Concordato Stato-Vaticano. La premessa della mozione di Esposito e Concia, e’ invece la stima del patrimonio immobiliare della Chiesa. “Per fronteggiare e superare la grave crisi economica e finanziaria- si legge- e’ necessario cancellare le numerose forme di iniquita’ fiscali presenti nel nostro paese, intervenendo con opportuni provvedimenti su situazioni che nel passato sono state sottratte alla tassazione normalmente applicata sul territorio della Repubblica. E’ il caso degli immobili di proprieta’ dello stato del Vaticano. I dati disponibili- osservano i parlamentari Democratici- indicano in 50mila gli immobili di proprieta’ della Chiesa Cattolica, comprendendo sia i luoghi di culto, sia gli immobili adibiti ad attivita’ imprenditoriali lontane dal puro e semplice esercizio di culto”.
Il metodo suggerito dal Pd consiste nella stima del totale del patrimonio immobiliare della Chiesa e del relativo gettito nel caso fosse assoggettato all’Imu. La stima non darebbe un dato certo, ma il Pd chiede, con un’approssimazione certamente vantaggiosa per il proprietario, che allo Stato venga corrisposto solo il 30 per cento del gettito complessivo. La mozione dei Democratici e’ il primo atto parlamentare, con il governo Monti in carica, in cui si chiede che anche la Chiesa contribuisca ai sacrifici che gli italiani sono chiamati a fare per risollevare l’economia del Paese.