Lavoro. Ichino: “Un po’ di meritocrazia farebbe bene a tutti”
“Esiste un problema fiscale, ma per aumentare i salari occorre anche aumentare la domanda di lavoro. E oggi, per aumentare la domanda di lavoro non abbiamo altro mezzo possibile che aprire il Paese agli investimenti stranieri. Anche per questo è importante allineare il nostro diritto del lavoro ai migliori standard internazionali. Le polemiche sull’articolo 18 servono a troncare il discorso sul nascere creando uno sbarramento nell’opinione pubblica”, ha affermato in un’intervista a La Stampa Piero Ichino, senatore del Pd.
“La proposta di Nerozzi la considero comunque un passo avanti – continua Ichino – però non mi piace quella soglia dei tre anni di anzianità oltre i quali torna ad applicarsi l’articolo 18: rischia di trasformarsi in una tagliola. Quel progetto non affronta la questione della sicurezza economica e professionale del licenziato, che invece io affronta”. Inoltre, secondo Ichino “una più marcata iniezione di meritocrazia farebbe bene a tutti. Nel mio progetto – ha detto il senatore del Pd – tranne qualche eccezione, tutti i lavoratori devono essere assunti subito a tempo indeterminato, e tutti godono fin dall’inizio dell’articolo 18 contro le discriminazioni. Certo, nessuno è inamovibile; ma a chi perde il posto per motivi economici o organizzativi viene garantita sicurezza economica e professionale secondo standard scandinavi”.
Ichino per primo dovrebbe essere licenziato visto che è un nostro dipendente. Cominciamo a togliere privilegi e soldi a chi ne ha troppi, come lui per esempio.
Questi giuslavoristi ed economisti pontificano da una posizione di privilegio non più sostenibile