Cesare Battisti a Napolitano: “Presidente mia dia la possibilità di difendermi”
“Signor presidente Napolitano, mi dia la possibilità di difendermi. Di presentarmi di fronte ad un tribunale, oggi in Italia, e di potermi difendere, di rispondere ad un interrogatorio vero, come non è mai successo, e così io mi comprometto a rispondere delle mie responsabilità di fronte alla giustizia italiana”. Questo è l’appello al presidente della Repubblica dell’ex terrorista Cesare Battisti, in un’intervista esclusiva rilasciata a Le Iene Show, che andrà in onda giovedì sera alle 21.10.
“Prima di tutto Napolitano – risponde all’intervistatore che gli chiedeva perché non chiami il capo dello Stato – mi manderebbe a quel paese perché lui è il presidente della Repubblica e io sono un signore nessuno. Secondo, Napolitano mi pare che in quegli anni era uno dei massimi avversari del movimento rivoluzionario, quindi pare che sia rimasto avversario. Secondo me Napolitano sa benissimo chi sono, cosa ho fatto e cosa non ho fatto. Non ha bisogno che io glielo dica. Anche perché se io glielo dico lui non ci crede. E secondo me anche se ci crede non ha nessuna intenzione di crederci, di diffonderlo”.
“Non posso negare – aggiunge Battisti – di essere stato un membro di Proletari Armati per il Comunismo, quindi ho partecipato a un gruppo armato. Ho commesso dei reati, ho fatto uso delle armi anche se non ho mai sparato contro nessuna persona. Non ho mai pensato di uccidere nessuno. Sono stato interrogato e processato e sono stato condannato a più di 12 anni per associazione sovversiva e detenzione di armi. Poi sono scappato di prigione e pensavo che il mio processo fosse finito lì. Dopo ho saputo che ero stato condannato all’ergastolo”.