Benzina, Codacons: Rincari senza sosta, stangata da 19,50 euro a pieno
Non si arrestano i rincari per la benzina che anche oggi sale, raggiungendo in molti distributori del Centro Italia la soglia di 1,90 euro al litro. Una stangata che per un pieno di benzina si traduce in 19,50 euro a pieno, considerato che il 20 febbraio 2011 si pagava mediamente, con servizio, 1,510 €/l. Un incremento del 25,8%. E’ quanto rileva il Codacons.
Per questo, si legge nella nota, il ministro Corrado Passera deve convocare immediatamente, ad un unico tavolo di confronto, le associazioni di rappresentanza delle compagnie petrolifere, quelle dei gestori degli impianti e le associazioni di consumatori per stabilire regole ben più efficaci di quelle ridicole e per certi versi offensive attualmente previste nel decreto sulle liberalizzazioni.
Facciamo un solo esempio. Persino per la cosa più semplice ed indolore, la cartellonistica, il Governo invece semplicemente di eliminare i millesimi ha pensato di rendere necessario un decreto per stabilire “le modalità di evidenziazione – di pubblicizzazione dei prezzi presso ogni punto vendita di carburanti, delle prime due cifre decimali rispetto alla terza, dopo il numero intero del prezzo in euro praticato nel punto vendita”. Della serie: UCCF, Ufficio Complicazioni Cose Facili. Persino l’ordine di indicazione dei prezzi è sbagliato, dato che nel decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, l’ordine è: gasolio, benzina, GPL, metano. Ma secondo gli ultimi dati Aci disponibili, nel 2010 c’erano 22.842.423 auto a benzina e 13.900.106 auto a gasolio. E’ evidente, quindi, che semmai l’ordine dovrebbe essere prima benzina e poi gasolio. Inoltre le insegne vanno rese obbligatoriamente luminose, vanno poste in alto vicino all’insegna del distributore e le sanzioni attualmente previste per chi non aggiungerà, entro il 31 dicembre 2012, la modalità di rifornimento senza servizio, vanno applicate anche per il mancato adeguamento della cartellonistica.