India, Napolitano: “La riaffermazione del rapporto di amicizia con Italia è la migliore garanzia per una soluzione del caso”
“Credo che sia stato molto significativo e importante il colloquio telefonico che si è riusciti a realizzare tra il primo ministro indiano e il presidente Monti. Come ho potuto sapere, e come il presidente Monti potrà ben dire meglio di me, si è trattato di un colloquio improntato alla massima cordialità e a uno sforzo di reciproca comprensione”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo alla domanda dei giornalisti sui due militari italiani trattenuti in India, prima di partecipare all’inaugurazione della mostra Stato e Chiesa in Italia. Dal Risorgimento ai nostri giorni a Palazzo Giustiniani.
“Voglio chiarire di essere stato fin dall’inizio in continuo contatto con i ministri degli Esteri, della Difesa e anche personalmente e direttamente con il sottosegretario De Mistura, che era in India. Ho avuto modo di rivolgermi ai familiari dei due marò – ha ricordato il Capo dello Stato – per esprimere la mia apprensione e la mia partecipazione e la massima vicinanza e solidarietà”.
“Per riportare, essendo questo l’obiettivo di tutti noi, i nostri due marò in Italia – ha aggiunto il Presidente – l’unica via è quella di una accorta azione sul piano giuridico e giudiziario, anche perchè abbiamo una magistratura indiana che opera secondo le sue regole e in piena indipendenza, e un’azione anche molto tenace e riservata, come riservata è stata anche la mia forma di assistenza in questi giorni, sul piano politico e diplomatico. Questo è l’unico modo per riportare i ragazzi a casa. Bisogna evitare qualsiasi elemento di incrinatura nel rapporto di amicizia e di reciproco rispetto tra Italia e India perché la riaffermazione di questo rapporto è la migliore garanzia per una soluzione positiva del caso dei nostri due marò”.