Spending review, niente tagli per Quirinale, Parlamento e Corte Costituzionale
Dalla bozza di decreto legge sulla “spending review” sarebbero escluse sforbiciate ai budget della Presidenza della Repubblica, del Parlamento e della Corte Costituzionale. Insomma tagli, ma non per tutti e questo a causa dell’autonomia economica di cui godono i suddetti organi istituzionali, riconosciuta anche dalla Costituzione.
Nel frattempo si è appreso che il neocommissario Enrico Bondi dovrà presentare il piano per i tagli di sua competenza, pari a circa 2,1 miliardi di euro, entro 15 giorni. La scure si abbatterà soprattutto su l’affitto di immobili, le spese di rappresentanza e i convegni, le strutture dirigenziali e gli enti strumentali.