Giovani, “internazionalizzazione”: la risposta all’immobilismo italiano
Parte l’8 Maggio 2012 la quarta edizione dello Young International
Forum. Quattro giornate di incontri, dibattiti, informazioni e
orientamento alla scelta della facoltà e alla possibilità di
formazione e scambio all’estero con la presenza di più di 15 Paesi
stranieri.
Ogni nazione proporrà le proprie opportunità di studio e di lavoro, in un’aria espositiva allestita a “La Pelanda” di Testaccio.
Una 4 giorni di informazioni e opportunità per una carriera senza confini! L’Europa ha sposato da subito il progetto attraverso la partnership della Commissione Europea, Parlamento Europeo e Dipartimento per le politiche Europee che saranno presenti allo Young International Forum con le loro informazioni sulla possibilità di usufruire di fondi europei, borse di studio ed altre alternative possibili.
Tra le nazioni che hanno aderito allo YIF, la Germania è stata una
delle prime a credere in questo progetto e presenterà durante il forum i suoi contenuti per avvicinare gli studenti al proprio paese. Tra le molteplici proposte:
Motori di ricerca per orientarsi nell’offerta formativa tedesca
Enti preposti alla diffusione e alla promozione dello studio e della
ricerca in Germania attraverso eventi formativi e borse di studio
Ufficio scambi giovanili italo-tedeschi, presso il quale si potranno
raccogliere informazione su tirocini, concorsi, scambi ed enti che si
occupano di volontariato e stage.
In un contesto che vede la disoccupazione giovanile attestarsi al 31,9%, secondo gli ultimi dati ISTAT di febbraio 2012, e il fenomeno dei NEET ( acronimo di “Not in Education, Employment or Training), in
forte crescita, lo Young International Forum è la risposta immediata
e innovativa per trovare la via giusta per il successo. Un progetto
volto ad aiutare le giovani generazioni ad uscire da questa situazione di “disorientamento” verso il mondo dello studio e del lavoro. Lo Young International Forum, insomma, si pone come motore di
cambiamento nello sconfinato mondo di: Scuola, Università, Ricerca e
Innovazione.