Pubbliche amministrazioni, Corte dei Conti: “I continui tagli al personale peggiorano il servizio”
Nella relazione sui costi dei lavori pubblici della Corte dei Conti i magistrati hanno espresso la loro preoccupazione sulla situazione dei tagli al personale delle amministrazioni pubbliche, tagli starebbero peggiorando la qualità dei servizi.
Nella relazione si legge: “I reiterati tagli lineari agli organici obbligano le amministrazioni a una continua attività di revisione degli assetti organizzativi che impedisce il consolidamento di procedure, competenze e professionalità, con inevitabili, negativi riflessi sulla quantità e qualità dei servizi erogati.
In un contesto caratterizzato dalla perdita di competitività del sistema Italia, preoccupanti segnali riguardano la produttività del settore pubblico”.
“”La fruizione dei diversi istituti (aspettative retribuite, permessi, permessi cumulabili, distacchi) – si legge ancora nella relazione – può essere stimata come equivalente all’assenza dal servizio per un intero anno lavorativo di 4.569 unità di personale, pari ad un dipendente ogni 550 in servizio. Applicando a tale dato il costo medio di un dipendente pubblico, il costo a carico dell’Erario è stato di 151 milioni al netto degli oneri riflessi”.
E ancora: “Tra il 2005 e il 2011 il gap tra le retribuzioni contrattuali pubbliche e quelle dei privati ha subito un drastico ridimensionamento, passando da un valore dell’8% al 2,6%, forbice destinata a ulteriormente restringersi per effetto del blocco della contrattazione collettiva per i soli dipendenti pubblici fino a tutto il 2014”.