Facebook, le azioni crollano dell’11% rispetto al prezzo iniziale
Le azioni di Facebook, il social network più famoso al mondo, quotato in borsa la settimana scorsa, sono scese dell’11% rispetto al prezzo di vendita fissato inizialmente.
Alcune analisi di mercato sostengono che il valore sarebbe sceso già venerdì scorso, se non fosse stato per l’intervento provvidenziale dei broker che hanno acquistato numerose azioni. Il prezzo di partenza, 38 dollari, è stato ritenuto da alcuni troppo alto, sebbene si potrà eventualmente dimostrare solo col passare del tempo.
Un portavoce della compagnia ha dichiarato che nei prossimi tre anni gli introiti pubblicitari dovrebbero raddoppiare, passando dagli attuali 4 miliardi di dollari (oltre 3 miliardi di euro) ad 8 entro il 2015.
La quotazione in borsa di società basate sulla rete ha in passato ottenuto risultati molto diversi: LinkedIn ha raddoppiato il proprio valore, passando dai 45 dollari del debutto lo scorso maggio agli attuali 100, toccando un apice di 117.
Groupon tuttavia aveva aperto lo scorso novembre a 20 dollari, e dopo un rapido incremento del 30% si trova ad oggi a circa 12, ben al di sotto del valore iniziale.
Il vero re del mercato resta Google, lanciato nel 2004 a 85 dollari per azione, ora fluttua stabilmente oltre i 600, avendo toccato un picco nel 2007 di 740 dollari.