Egitto, secondo giorno di elezioni presidenziali
Prosegue in Egitto l’assalto alle urne. La popolazione si trova ad esprimere il proprio voto nelle prime elezioni presidenziali libere dopo 30 anni di regime Mubarak, 15 mesi dopo le dimissioni dell’ex rais durante la Primavera Araba.
L’affluenza ieri ha prodotto lunghe code ai seggi elettorali, oggi la situazione sembra essere tornata normale.
Non ci sono stati particolari disordini, tranne un caso isolato al Cairo, dove il convoglio di uno dei candidati, Ahmed Shafiq (l’ultimo primo ministro di Mubarak durante le proteste della Primavera Araba), è stato colpito dal lancio di sassi e scarpe.
Victoria Nuland, portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ha dichiarato che questa elezione per l’Egitto “è una pietra miliare importante nella transizione verso la democrazia”.
I primi risultati sono attesi nel fine settimana, se nessuno dei candidati otterrà più del 50% dei voti i primi due andranno al ballottaggio il 16 e 17 giugno.