Istruzione, in arrivo la riforma del ministro Profumo
La riforma pensata dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, è attesa al Consiglio dei ministri per mercoledì prossimo. Ma la Repubblica ha già pubblicato qualche indiscrezione su come cambieranno atenei e istituti superiori. Secondo quanto scrive il quotidiano diretto da Ezio Mauro, la riforma prevede bonus premi per docenti e ricercatori universitari, “in numero non superiore al 20%”, dopo “una valutazione pregevole della loro didattica”, secondo criteri stabiliti con regolamento di ogni singolo ateneo.
La riforma cercherà anche di combattere l’assenteismo dei professori universitari: chi è a tempo pieno dovrà garantire 100 ore di didattica frontale ogni stagione, 80 ore per chi è a tempo definito.
Una riforma, secondo il punto di vista del ministro, nel nome del merito. Meritocrazia non solo per i professori, ma anche per gli studenti. Ad esempio, chi otterrà i crediti formativi universitari previsti e con votazione media non inferiore a 28/30 potrà sostenere l’esame di laurea con un anno di anticipo, previo giudzio del colleggio dei docenti.
Sarà anche possibile iscriversi in due università di pari livello (due triennali, due specialistiche, due master).
Inoltre, gli Atenei forniranno un elenco del 5 per cento dei laureati più bravi, i loro nomi saranno pubblicati sul sito del ministero dell’Istruzione e avranno una corsia privilegiata verso il lavoro grazie a incentivi fiscali applicati ai datori di lavoro per due stagioni (meno tasse sul reddito fino al 30% per chi li assume a tempo indeterminato entro tre anni dalla conquista della laurea).