Stati Uniti. Wisconsin, Il governatore repubblicano vince la “recall election”
Scott Walker, il governatore repubblicano dello stato del Wisconsin, ha vinto la “recall election”, confermando il mandato che aveva ottenuto dagli elettori nel gennaio 2011. La “recall election” consiste in un’elezione richiesta direttamente dagli elettori tramite una raccolta di firme. Il numero minimo varia di stato in stato. Per il Wisconsin ne sarebbero servite appena oltre 540,000 ma ne sono state raccolte ben oltre 900,000.
Walker è solamente il terzo governatore di uno stato a dover affrontare questo tipo di elezione, e con la vittoria è diventato l’unico ad aver mantenuto il proprio posto. Il governatore ha ottenuto il 53% dei voti in un ballottaggio con Tom Barrett, sindaco di Milwaukee.
Il risultato di questa elezione interessa il presidente Obama da vicino, poiché lo stato del Wisconsin dal 1988 ha continuamente sostenuto il candidato democratico alle elezioni presidenziali. La vittoria di Walker è un segnale importante dato che incarna la vittoria delle sue riforme a discapito delle organizzazioni sindacali. Walker è stato infatti il primo governatore che ha tagliato drasticamente i diritti sindacali del pubblico impiego, costringendo i lavoratori a versare più contributi verso la pensione ed il sistema sanitario e ritirando i diritti di contrattazione collettiva. L’esito della votazione nello Stato industriale del Mid-West è disastroso per le trade unions, che ora rischiano di essere sconfitte anche in altri stati dell’Unione.
Mitt Romney, candidato repubblicano alle prossime presidenziali, ha immediatamente telefonato a Walker per congratularsi. “Il risultato di stasera risuonerà ben oltre i confini del Wisconsin. Il governatore Walker ha dimostrato che i cittadini ed i contribuenti possono combattere, e vincere, contro i costi maggiorati ed ingiustificati imposti dai leader dei sindacati” ha dichiarato Romney alla stampa.
Tuttavia, è bene ricordare che una “recall election” non è assolutamente paragonabile ad un’elezione presidenziale, in cui i temi sono molto più vasti.