Istat: “In crescita le esportazioni delle regioni italiane”
“Nel primo trimestre 2012 si rileva una crescita congiunturale delle esportazioni significativa per le regioni meridionali ed insulari (+6,1%) e più contenuta per quelle nord-occidentali (+0,8%), mentre risultano in flessione le esportazioni delle regioni nord-orientali (-3,0%) e del Centro (-1,8%)”. Lo rende noto l’Istat in una nota diffusa oggi, martedì 12 giugno.
“La dinamica tendenziale nel primo trimestre 2012 si conferma positiva per tutte le ripartizioni, anche se in progressiva decelerazione. Le regioni insulari (+20,4%) e quelle del Centro (+9,1%) presentano una crescita superiore a quella media nazionale (pari al 5,5%), mentre l’aumento tendenziale è particolarmente contenuto per l’Italia meridionale (+1,4%).
Le regioni che contribuiscono maggiormente alla crescita dell’export (spiegando oltre l’80% dell’aumento delle esportazioni nazionali) sono Sicilia (+30,4%), Toscana (+14,2%), Emilia-Romagna (+7,4%) e Lombardia (+6,4%).
Tra le altre regioni che presentano una crescita delle vendite sui mercati esteri superiore alla media nazionale si segnalano Puglia (+10,1%), Campania (+7,5%) e Marche (+6,2%). Una marcata flessione si registra per Basilicata (-38,9%), Molise (-26,0%), Valle d’Aosta (-17,8%) e Liguria (-12,9%). Queste regioni forniscono tuttavia un contributo modesto in termini di riduzione dell’export nazionale (-0,5 punti percentuali).
Si segnalano come particolarmente dinamiche le vendite sui mercati esteri di coke e prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia, di metalli e prodotti in metallo dalla Toscana e dalla Lombardia e di macchinari e apparecchi dalla Lombardia.
Una flessione delle esportazioni si registra per i mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli) dalla Liguria, di macchinari e apparecchi dal Friuli-Venezia Giulia e di coke e prodotti petroliferi raffinati dal Lazio.
Tra le province con il più elevato contributo alla crescita dell’export nazionale, Arezzo, Siracusa, Piacenza, Varese e Padova fanno registrare i maggiori incrementi delle esportazioni”.