Ue, al via l’operazione “crescita”
Una risposta alla crisi economica potrebbe giungere dal cosiddetto “two pack”, approvato dal Parlamento europeo. Il “two pack” è composto di due testi legislativi proposti dalla Commissione e prevede il rafforzamento della governance dell’eurozona attraverso una maggiore sorveglianza dei bilanci nazionali e la valutazione dei budget annuali. Il Parlamento ha provveduto a emendare il pacchetto con l’inserimento di strumenti quali gli eurobond (titoli di debito comuni) sui cui, pare, la posizione della Germania, da sempre contraria ad adottarli, si è alleggerita nelle ultime ore.
Che in generale non ci siano ampi spazi di manovra, il premier Mario Monti lo ha ribadito mercoledì durante la sua informativa in Parlamento: “Se dal Consiglio europeo uscirà un credibile pacchetto per la crescita allora lo spread italiano diminuirà. E così i tassi di interesse diminuiranno, le imprese saranno facilitate negli investimenti e ciò ci metterà al riparo dal contagio”.
Il vertice di martedì sera con Alfano, Bersani e Casini è servito a Monti per illustrare loro l’impegno che verrà assunto nei prossimi appuntamenti con i capi di governo degli Stati membri e della necessità di coesione delle forze politiche nel sostegno all’azione di risanamento e di crescita condotta dal governo. “Ciò consentirà al Paese – veniva spiegato nel comunicato diramato da Palazzo Chigi – quell’unità di intenti necessaria a superare la criticità del contesto attuale e a dare all’estero un’immagine coesa”.
“Martedì sera – ha riferito Monti alla Camera – ho incontrato Alfano, Bersani e Casini. Ho esposto loro con chiarezza la situazione che presenta aspetti positivi e tensioni nei mercati molto, molto gravi e che toccano l’Italia. Il suggerimento che ho dato è quello di un’intensificare l’azione in particolare per quanto riguarda i tempi. Tutto quello che sarà possibile fare per accelerare, gioverà a togliere quell’idea di ‘mezza cottura’ che consente agli osservatori non sempre benevoli verso l’Italia di dire sì la riforma è buona, ma chissà se il Parlamento la approverà”.
“Provvederemo nei prossimi giorni a un altro piccolo concentrato di misure per la crescita”, ha inoltre annunciato il presidente del Consiglio. “Quando lo valuterete – ha detto poi il premier ai deputati – tenete presente che ci vuole tempo affinché gli input per la crescita che immettiamo diano vita a un vero output di crescita”.
Quanto alle logiche di Bruxelles, secondo Monti strumenti quali “eurobond o gli stability bond o il redemption fund non devono necessariamente essere operativi da quest’anno, ma almeno non essere estromessi dal tavolo o almeno messi in cantiere”.
E sul tema è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera: “Tutti noi siamo delusi dalla velocità e dall’inefficacia dell’Europa nell’affrontare i problemi, siamo in grande difficoltà, ma l’Italia si è messa in sicurezza con tutto quello che è stato fatto negli ultimi tre mesi del 2011 e nei primi mesi del 2012”.