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L’allarme dell’Enac: “Aviazione italiana a rischio”

di Mirko Spadoni

I clienti non mancano a nessuno, ma alcuni più di altri hanno difficoltà a ricavarne degli utili. Questa, in sintesi, è la dinamica che sta alla base delle difficoltà dell’aviazione civile in Italia. A sostenerlo è il presidente dell’Enac, Vito Riggio. Riggio, intervenuto mercoledì nel corso della presentazione del rapporto 2011 dell’ente che lui stesso guida, ha spiegato che il problema non sta tanto nel numero dei passeggeri, in aumento del 6,5% (9 milioni in più) rispetto allo scorso anno, quanto piuttosto nella corsa al ribasso del prezzo del biglietto.
Le tradizionali compagnie aeree italiane, come Alitalia, ha spiegato Riggio, non riescono ad essere competitive con le compagnie low cost e, sopratutto, “non riescono a raggiungere utili con questo livello dei prezzi”.
E nonostante alcuni segnali positivi, come il calo del prezzo dei carburanti, la situazione sul mercato resta “estremamente preoccupante”.
Tornando a parlare del rapporto, secondo il computo dell’Enac, datato 31 dicembre 2011, i velivoli registrati (di cui circa 2.500 navigabili) sono 4.702.
246 sono i prestatori di servizi di assistenza a terra certificati, novantadue le imprese con Certificato di Operatore Aereo, 215 le imprese di manutenzione certificate.
Queste, invece, i dati riguardanti le licenze rilasciate nel 2011: 367 licenze di pilota commerciale (CPL), 383 licenze di pilota di linea (ATPL) e 600 licenze di pilota privato (PPL), per un totale di 1.350.
L’Enac, si legge nella sintesi del rapporto 2011, ha effettuato 2.575 Flight safety e 1.965 Aerodrome safety. Mentre le ispezioni a aeromobili e operatori stranieri in transito sugli scali italiani (programma Safa) sono state 817 e hanno interessato 35 aeroporti contro i 32 del 2010. Le ispezioni condotte nell’ambito del Programma Sana (controlli su aeromobili nazionali) sono state 260.
Ma mentre aumentano i passeggeri, diminuisce il numero degli aeromobili delle flotte italiane, -13,5% rispetto al 2010, scendendo fino a 247 mezzi attivi, il 74% dei quali impegnati in tratte a medio raggio.
Infine, nel 2011 si sono verificati cinque casi di sospensione o di revoca delle licenze di esercizio di trasporto aereo. Mentre, le nuove licenze sono state invece due e hanno portato il numero dei vettori operativi nel 2011 a 18.

 

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