Egitto, i Fratelli musulmani prevedono giorni pericolosi
L’alleanza dei Fratelli musulmani prevede un futuro pericoloso per la fragile democrazia egiziana in seguito alla decisione del capo della Corte costituzionale, Farouq Sultan, di annullare il risultato delle elezioni. Inizialmente era stata definita non valida solo l’elezione di un terzo dei membri del Parlamento (ovvero quelli eletti col sistema maggioritario), in seguito è stato stabilito che la sentenza porterà all’annullamento di tutti i seggi.
Inoltre, la Corte ha successivamente deciso di ‘salvare’ Ahmed Shafiq, esponente dell’ex regime di Hosni Mubarak, dal rischio di essere escluso dal ballottaggio di sabato e domenica contro Mohammed Mursi, il candidato dei Fratelli Musulmani. E’ stato infatti giudicato illegittimo il provvedimento che esclude dalla vita politica gli esponenti dell’ex regime (primo tra tutti appunto Shafiq, ultimo premier di Mubarak).
Gli attivisti egiziani, alcuni esponenti politici ed i militanti dei Fratelli Musulmani hanno definito le sentenze come un golpe, spiegando che l’Egitto potrebbe attraversare giorni pericolosi se il potere tornasse nelle mani di chiunque fosse associato al regime precedente.
Si sono verificati alcuni scontri davanti alla Corte Costituzionale immediatamente dopo l’annuncio delle sentenze, ed in serata centinaia di manifestanti si sono riversati in Piazza Tahrir per protestare, senza una convocazione ufficiale da parte dei gruppi attivisti. Il popolo ha chiesto espressamente che Shafiq venga estromesso dalla corsa alla poltrona da presidente. Tuttavia, alcuni analisti politici sostengono che la vittoria di quest’ultimo sia ora molto probabile. Shafiq è considerato il candidato non ufficiale della giunta militare momentaneamente a capo del paese.