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Dal “grande freddo” al “grande caldo”: le dieci regole del ministero

Il 2012 sembra averci insegnato una cosa di cui non eravamo al corrente: d’inverno fa freddo (e talvolta nevica), d’estate fa caldo. Molto caldo.
A leggere i giornali, però, questi ultimi sembrerebbero eventi straordinari, buoni per quei titoli stagionali: “La città si è svegliata sotto una bianca coltre di neve”, d’inverno; “L’ondata di caldo fa impennare la colonnina di mercurio”, d’estate. O per i “twitteri”, che in preda all’improvvisa calura si sono divertiti con l’hashtag #FaCosìCaldo.
E puntuale, così come accadde a febbraio in occasione delle violenti nevicate (che non risparmiarono persino Roma), ecco che il ministero della Salute stila il decalogo per affrontare stavolta il grande caldo. “Scipione”, del resto, si farà sentire almeno fino a venerdì, avvertono i metereologi.
“È bene ricordare – avverte il ministero – che, in condizioni di caldo estremo, le fasce di popolazione più colpite sono specialmente quelle che vivono nelle grandi città, in zone con poco riparo all’ombra, in abitazioni surriscaldate e con scarsa ventilazione.
Rischiano di più le persone anziane, specialmente se malate e in solitudine, le quali possono sviluppare rapidamente disidratazione, subire un aggravamento di patologie croniche (come quelle cardio-respiratorie) o essere vittime di un colpo di calore.
In generale, però, una serie di semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore”.
Ed ecco le dieci regole, che qui riassumiamo:

1 – Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata;

2 – Indossare un abbigliamento adeguato e leggero;

3 – Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro;

4 – Ridurre la temperatura corporea facendo bagni o docce tiepide;

5 – Ridurre il livello di attività fisica;

6 – Bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta;

7 – Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina (soprattutto se ci sono bambini a bordo e l’auto è esposta al sole);

8 – Conservare correttamente i farmaci;

9 – Adottare precauzioni particolari se si è a rischio (in particolare le persone più anziane);

10 – Sorvegliare a prendersi cura delle persone a rischio.

C’è inoltre da dire che il picco di caldo, Scipione lo porterà giovedì d il ministero ha lanciato l’allarme di livello per nove città: Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma, Viterbo. Altre nove sono state segnalate al livello 2: Bologna, Bolzano, Civitavecchia, Milano, Pescara, Reggio Calabria, Trieste e Venezia.

 

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