C’è da pagare l’Imu? Organizziamo una vacanza low cost
Saranno in pochi, quest’anno, a godersi i giorni di ferie. Solo quattro italiani su dieci, infatti, andranno in vacanza e la maggior parte di essi punterà a viaggi brevi e low cost.
A spiegarlo è l’Adoc, che ha condotto un’indagine sul turismo estivo. Stando al rapporto solo il 40% degli italiani andrà in vacanza, tutti gli altri rinunceranno a causa dei rincari delle utenze domestiche, di trasporto e alloggio e dell’Imu.
Il 65% dei vacanzieri starà fuori casa massimo per una settimana e il 62% prevede un budget di 600 euro.
I viaggi a basso costo sono scelti dal 39 per cento dei partenti mentre quelli pagati a rate, dall’11 per cento circa. Il 55 per cento degli italiani sceglierà mete dello Stivale come destinazione, in particolare le località marittime (chi va all’estero opta per lo più per l’Europa, in particolare le città d’arte) e solo il 20 per cento si sposterà oltreoceano. In rialzo risultano soluzioni vacanziere quali campeggi, agriturismi e B&B. Di contro sono in calo le presenze alberghiere.
“A pesare sui progetti di vacanza – ha sottolineato Lamberto Santini, presidente dell`Adoc, presentando la ricerca – sono le spese sostenute per le utenze domestiche, che assorbono l’11% del reddito, il doppio che in Europa, e per l`Imu. Inoltre, per un biglietto aereo di andata e ritorno si spende in media il 2% in più dello scorso anno, un biglietto del treno costa il 3,8% in più. Prendere l’auto comporterà un esborso maggiore di oltre 20 euro per due pieni. In rialzo dell’1,5% anche i pacchetti vacanza ‘tutto compreso’, mentre l’alloggio in un albergo a mezza pensione per una settimana costa l’1,4% in più. La spesa media di una singola persona, per viaggio e alloggio, si aggira sui 600 euro, solo il 3% ha preventivato un budget superiore a mille euro per le proprie vacanze. Il carovita ha costretto a ridurre drasticamente i propri giorni di ferie per potersi permettere una vacanza dignitosa e a risparmiare sul superfluo. Tant’è che sono in crescita i viaggi low cost, scelti dal 39% dei partenti e quelli pagati a rate, circa l`11%”.