“Verso le elezioni comunali di Roma”, il sondaggio Dire/Tecnè
Nicola Zingaretti stacca Gianni Alemanno di 4 punti. In un ipotetico scontro elettorale per il Campidoglio, l’attuale presidente della Provincia di Roma otterrebbe infatti il 52% delle preferenze contro il 48% dell’attuale sindaco di Roma. A rilevarlo è il sondaggio Verso le elezioni comunali di Roma realizzato dalla Tecnè per l’agenzia di stampa Dire.
Sulla consultazione pesa ancora, come per tutte le altre valutazioni fatte nel sondaggio, il peso di chi ancora e’ incerto o ha deciso di non andare a votare, in questo caso pari al 44%. Oltretutto, stando sempre alle rilevazioni, al primo turno nessuno dei due candidati riuscirebbe a prendere il 51% (nelle migliori delle ipotesi sarebbero intorno al 40%), andando quindi al ballottaggio. Decisive potrebbero essere le alleanze.
C’è infine da sottolineare che Zingaretti non è ancora ufficialmente candidato, e il suo nome deve ancora passare il vaglio delle primarie del centrosinistra a cui Patrizia Prestipino, assessore della Provincia di Roma, e Sandro Medici, presidente del X Municipio, hanno gia’ fatto sapere di voler partecipare.
Gianni Alemanno in cima alle preferenze dei romani solo se alla guida di una coalizione ampia di centrodestra con dentro lista civica, La Destra, Città Nuove, Udc, Fli e Api. L’attuale sindaco, in questa ipotesi, al primo turno prenderebbe infatti il 41%, rispetto al 39% di un candidato di centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Fds e altri) e al 15% di un candidato grillino.
Se pero’ Udc, Fli e Api decidessero di sostenere il centrosinistra lo scenario sarebbe completamente capovolto, con Alemanno (appoggiato da Pdl, lista civica, La Destra e Città Nuove) staccato di 9 punti (45% a 34%) contro il candidato di centrosinistra, e i grillini sempre al 15%.
Il peso rilevante dei centristi si comprende dal terzo scenario, dove si ipotizza la presenza di un loro candidato. In questo caso Alemanno (Pdl, lista civica, La Destra e Città Nuove) scenderebbe al 31%, mentre Udc, Fli e Api arriverebbero al 15%, il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Fds e altri) sarebbe primo con il 33% e i grillini sempre al 15%.
Il quarto scenario è il più sorprendente: se al Terzo polo si aggiungesse Città Nuove e insieme esprimessero un loro candidato, Alemanno rischierebbe di non arrivare al secondo turno. Entrambi, infatti, arriverebbero al 22%, mentre il centrosinistra salirebbe al 37% e i grillini scenderebbero al 13%.
Il quinto scenario, infine, ipotizza una corsa solitaria da parte di tutti i partiti. In questo caso, Alemanno (appoggiato solo da Pdl e lista civica) sarebbe al 20%, il candidato di Pd e Idv al 25%, quello del Terzo polo e’ al 13%, di Città Nuove al 9%, de La Destra al 4%, di Sel e Fds al 9% e i grillini sempre al 15%.
Per tutte e cinque le ipotesi, però, occorre sempre ricordare che la percentuale degli intervistati che al momento si dice incerto od orientato a non andare alle urne oscilla in questi casi tra il 45% e il 46%.
(continua a leggere sul sito dell’Agenzia DIRE)