Strage di Bologna, Fioravanti: “Ci vorrà ancora tempo per avvicinarsi alla verità”
“La strage di Bologna è avvenuta 32 anni fa, le indagini si sono concluse 25 anni fa e la nostra condanna è datata 20 anni. Fu una condanna atipica, dove la procura prima, e le corti poi, sostennero che le prove vere erano state nascoste dai servizi segreti e quindi bisognava per forza affidarsi agli indizi”. Così, in una lettera inviata a il Giornale, l’ex esponente dei Nar, Valerio Fioravanti, condannato all’ergastolo con l’accusa di essere l’esecutore materiale della strage di Bologna.
“La sentenza – prosegue l’ex terrorista – ammetteva che il quadro probatorio non era completo, e sostanzialmente rinviava a una ‘inchiesta bis’ per individuare i tasselli mancanti. Il fatto è che i tasselli mancanti erano molti. La sentenza per la parte che riguardava noi ammetteva che nessun testimone ci aveva mai visti a Bologna, e che quindi non eravamo stati noi a portare la bomba dentro la stazione”.
“Ci vorrà ancora tempo, tanta pazienza e un pizzico di coraggio per avvicinarsi se non alla verità, almeno al contesto della verità”, ha concluso Valerio Fioravanti.