Il digiuno sacro: il Ramadan
Cos’è il Ramadan? Letteralmente la parola araba significa Mese Caldo ed è il nono mese del calendario musulmano e rappresenta un periodo sacro, uno dei cinque pilastri fondamentali dell’Islam in cui ogni fedele, dall’alba al tramonto, non deve mangiare, bere, fumare o praticare attività sessuali.
L’unico pasto che si può fare si chiama iftar e può essere consumato solo dopo l’ultima preghiera che segna la fine del digiuno giornaliero. Il digiuno può non essere rispettato solo da chi per esempio per malattia o per altre urgenze è costretto a mangiare durante questo periodo sacro, ma in quel caso dovrà comunque recuperare il mese di digiuno appena possibile.
Il periodo di questa festività corrisponde al periodo in cui è stato rivelato il Corano agli uomini come guida spirituale
e come direzione da seguire.
Durante il Ramadan i fedeli continuano a pregare cinque volte al giorno ma il 27 del mese aggiungono una preghiera speciale detta Taraweeh, ovvero preghiera notturna, e si crede coincida con il giorno in cui Maometto ha ricevuto tra le mani il testo sacro islamico. In quel giorno i musulmani celebrano la Notte del potere, letteralmente la Laylat-al-Qadr.
Chi non dovesse rispettare il digiuno verrebbe considerato colpevole di kāfir, macchia per la quale in molti paesi a maggiornanza musulmana viene imposta una sanzione.
Al termine del ramadan, negli ultimi tre giorni, viene celebrato lo Id al-fitr, detta anche la “festa piccola”.
Per rispettare questi usi e costumi anche l’Italia si è adeguata. Si stima che nel nostro Paese soggiornino circa due milioni di musulmani. Per questo le aziende nostrane si sono adeguate a questa festività e per rispetto della tradizione viene siglato un accordo all’inizio dell’anno per conciliare Ramadan e lavoro.
Nel nostro paese il Ramadan decorre dal 20 luglio a 18 agosto.