I premi agli studi che fanno ridere (e riflettere)
Sono stati consegnati ad Harvard, da veri premi Nobel, gli IgNobel: riconoscimenti dedicati a studi ed invenzioni spiritosi, ma comunque ritenuti di spessore scientifico.
Il premio IgNobel per la medicina è stato consegnato a Emmanuel Ben-Soussan, il cui studio spiega come non far esplodere un paziente durante una colonscopia.
Quello per le neuroscienze è andato all’università di Santa Barbara, che ha condotto uno studio sulle attività cerebrali nei salmoni morti.
Il riconoscimento per la psicologia è andato invece alla Open University olandese che ha dimostrato che la Torre Eiffel sembra più alta se guardata piegati verso sinistra.
Allontanandoci dai temi scientifici arriviamo al premio IgNobel per la pace, consegnato alla compagnia olandese Skn: l’azienda produce diamanti da vecchie munizioni dell’Unione sovietica.
Consegnato anche il premio per l’acustica: il riconoscimento è andato agli inventori di un congegno che annulla i discorsi molesti di una persona.
Quello per la chimica è stato conferito a seguito di uno studio che è riuscito a spiegare perché in un paesino svedese i capelli della popolazione diventano verdi.
Il premio IgNobel per la fisiologia è andato invece a un ricercatore che è riuscito a dimostrare che le scimmie sono in grado di identificare le altre specie attraverso le foto della coda, mentre quello per la fluodinamica è andato all’Università di Santa Barbara per aver studiato cosa succede a una persona mentre porta una tazza di caffè.
Sicuramente il più particolare è il riconoscimento per la letteratura, andato al General Accountability Office degli Usa, per aver prodotto, come spiegano i giudici, “un rapporto sui rapporti che parlano di rapporti che raccomanda la preparazione di un rapporto sui rapporti sui rapporti che parlano di rapporti”. Garantiamo: avete letto bene. Se non avete capito di cosa si tratti, sappiate che anche noi non siamo riusciti a decifrarlo. Per il resto, leggete il rapporto. Se ne avete il coraggio.