Verso le primarie. Le ultime parole famose dei candidati | T-Mag | il magazine di Tecnè

Verso le primarie. Le ultime parole famose dei candidati

di Mirko Spadoni

Il Partito democratico non ha ancora un candidato alla carica di presidente del Consiglio. Ma questa situazione non è destinata a durare a lungo, perché domenica 25 novembre si svolgeranno le elezioni primarie, attraverso le quali gli elettori del centrosinistra sceglieranno il loro candidato premier alle prossime politiche. Chi deciderà di partecipare alle primarie, potrà scegliere uno dei cinque candidati, ovvero, potrà votare uno tra Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato.
Il confronto tra i cinque è stato serrato ed è durato a lungo. La campagna elettorale ha coinvolto tanti, fra elettori e militanti e, per dirla alla Bersani c’è un’evidente “entusiasmo” attorno a queste primarie. Un entusiasmo contagioso, rilevato dappertutto: “qui, in casa mia, in tutta Italia”.
“Sto girando il Paese – ha detto, nella giornata di giovedì, il segretario del Pd – e lo vedo ovunque. Abbiamo voluto queste primarie, le ho volute aperte, e sta venendo fuori una buona cosa, perché si vede che la gente ha voglia di partecipare, di avere una politica che riesce a stare per le strade, in piazza, a contatto con la gente. Questo ci sta facendo crescere e dà un po’ di speranza a questo Paese”.
Le primarie, è convinto Bersani, saranno “una festa dei progressisti” e non “un congresso”, perché attraverso le primarie si sceglierà “il candidato premier, non altro”. Tuttavia, anche in caso di sconfitta, il segretario dei democratici, in un dichiarazione rilasciata martedì, ha ribadito di voler “restare a disposizione per aiutare nella formazione delle giovani generazioni di dirigenti politici”.
“Per me è chiarissimo – ha detto Bersani – che la ruota deve girare verso i giovani e chi ha esperienza deve aiutare il cambiamento. Questo è scontato”.
“Oggi – ha detto invece l’altro candidato, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in un’intervista a Vanity Fair di mercoledì – vince chi capisce che si deve mandare a casa la vecchia classe politica, spazzare via tutto ciò che è simbolo della casta”.
Una sua eventuale vittoria, afferma Renzi, garantirebbe più chance al Pd di vincere alle prossime politiche. Perché il Pd, ha spiegato il primo cittadino fiorentino in una video chat organizzata dal Corriere della Sera, “parla più di futuro e torna a far sperare gli italiani” e garantirebbe un “esecutivo di alta caratura tecnica, se possibile superiore alla caratura del governo di oggi”.
Ma in quest’ultima settimana prima del voto, Renzi si è anche lasciato andare a qualche risposta al vetriolo. Come quando, in riferimento a Rosy Bindi, la aveva in precedenza definito il sindaco di Firenze un figlio del ventennio berlusconiano, ha replicato: “Io penso che la sinistra sia Obama, non Rosy Bindi”.
Polemico, Renzi, anche con i suoi diretti avversari in queste primarie: Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola. I due sono stati invitati a “rinunciare ai vitalizi almeno al cumulo”, “anche solo per rispetto di chi vive con la pensione minima”.
“Non bastano i giochini di parole, le boutade, il battutismo di cui ci ha dato un repertorio infinito – ha replicato da L’Aquila, Nichi Vendola, dove è intervenuto nella giornata di mercoledì. “Sinistra vuol dire testimoniare valori, cultura che ha a che fare con la possibilità di dare la voce agli ultimi, di rompere le incompatibilità di questo sistema che espelle la maggior parte delle persone dalla scena del diritto”. Vendola ha inoltre osservato: “Ho la tendenza a gareggiare come sfavorito, ma ho anche la tendenza a vincere. L’idea che si trattasse di primarie del Pd e non del centrosinistra ha aleggiato in tutta questa campagna, è stato il contesto che ha tentato sin dall’inizio di togliere la ribalta a questa pluralità di protagonisti e di culture politiche che si sono cimentate nelle primarie. Io sono partito per ultimo continuando a fare fino in fondo il mio dovere di governatore della Regione Puglia, ho avuto molto meno tempo di Bersani e non ho i soldi di Renzi, ma questo – ha sottolineato – mi fa vestire ancora una volta gli abiti di Davide contro Golia. Per questo penso di poter vincere”.
“Io sogno – ha detto Vendola, parlando dalla sala comunale di Pescara, dove è invece intervenuto giovedì – un’Italia più umana, più gentile, più colta, più pulita e più libera”.

Le primarie del Pd rappresentano un momento di confronto, è vero. Ma “la vera sfida della sinistra oggi – ha sostenuto Bruno Tabacci, in un intervento a cui ha partecipato nella giornata di martedì – non è opporre una demagogia più efficace a quella di Berlusconi o di Grillo. La vera sfida è la cultura di governo. La capacità di fare cose concrete che incidano nella realtà e vadano nel senso della giustizia e dello sviluppo”.
Tabacci, che in un’intervista rilasciata a l’Unità, non ha avuto alcun timore nel dare un giudizio di ogni suo concorrente: “Matteo Renzi è presuntuoso”, “Pierluigi Bersani solido”, “Nichi Vendola un acchiappafarfalle” e Laura Puppato “molto gentile”.
“Il problema della rottamazione – ha detto Tabacci a Tgcom 24, commentando le parole di Renzi – riguarda non i vecchi ma gli incapaci e i disonesti e di questi ce ne sono tra i vecchi e tra i giovani. Io i auguro che domenica ci possa essere una grande partecipazione. Sono consapevole di avere una parte marginale nello scenario di centrosinistra, però il Pd non è capace di vincere da solo e così la coalizione ha bisogno di un centro da costruire con una sana cultura di governo. Questa primaria – ha proseguito – serve per delineare la coalizione perché non siamo dentro a un sistema bipartitico o presidenziale. Serve a ricomporre la frattura tra la politica e l’opinione pubblica”.
Qualunque sia il risultato, Tabacci si dice già soddisfatto per quanto fatto: “Ho reso possibile che le primarie non fossero solo le primarie della sinistra. Ma – ha spiegato nel corso dell’intervista a l’Unità – anche quelle del centro. Senza di me non sarebbe stato possibile”.
Un appello viene lanciato invece da Laura Puppato, che martedì ha chiesto agli elettori “un voto responsabile perché oggi c’è bisogno di scegliere chi guida il Paese, possibilmente di sapere che il giorno dopo possiamo mettere in campo, tutte le azioni che abbiamo previsto. E’ talmente importante che questo avvenga e io personalmente suggerisco di rivolgere l’attenzione a questo centrosinistra e di indicare una svolta nel Paese”, con un’attenzione maggiore “alla green economy, all’ambiente, alle riconversioni industriali”.
Laura Puppato è convinta che “oggi non ci vogliono né tecnici né ragionieri, ma la politica. Perché – ha detto mercoledì nel corso di una videochat promossa da La Stampa – se c’è il coraggio politico le cose si possono fare”.

 

2 Commenti per “Verso le primarie. Le ultime parole famose dei candidati”

  1. […] Primarie centrosinistra, "Fantastici 5" si giocano le ultime carteTMNews(TMNews) – I "Fantastici 5", alias i candidati di centrosinistra trasformati in supereroi della Marvel nell'immagine che ha pubblicizzato il loro dibattito su Sky dei giorni scorsi, si giocano le ultime carte in vista delle primarie di domenica per la …Primarie PD 2012: ultime sondaggi, chi è in testaDottor CalcioVerso le primarie. Le ultime parole famose dei candidatiT-mag […]

  2. […] prima del votoCorriere InformazionePrimarie, ultime schermaglie tra i candidatiCampanianotizieVerso le primarie. Le ultime parole famose dei candidatiT-magDottor Calcio -ANSA.it -Giornalettismotutte le notizie (339) » […]

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