Elezioni, Camusso: “Sono delusa dall’agenda Monti”
Intervistata da Repubblica Susanna Camusso, leader della Cgil, ha detto: “L’agenda Monti è stata una lettura deludente, priva di pensiero innovativo, un deja vù. Ci sono i titoli ma mancano le proposte.
Mi pare che a partire dal capitolo sull’Europa, l’agenda Monti sia totalmente espressione di una posizione conservatrice. Rispetto ad un dibattito che si pone il tema della federazione degli stati europei, il programma del presidente del Consiglio è fermo al fiscal compact. Da quella concezione dell’Europa deriva anche l’assenza delle politiche sociali nell’azione del governo e che l’agenda ripropone.
Lo dissi in tempi non sospetti che il cosiddetto patto per la produttività, quello che la Cgil non ha firmato, costituiva un’operazione politica. Dunque non mi ha stupito la mossa di Monti anche se rimango perplessa su come un governo nato super partes possa partecipare a una competizione elettorale.
Significativamente il capitolo sull’industria comincia citando tre casi: Ilva, Alcoa, Irisbus. Perfetto: tre vertenze non risolte e Monti è il presidente del Consiglio dimissionario. Quelle vertenze le ha gestite anche il suo governo.
Il limite dell’agenda Monti è che si affida tutto al fisco e alla ripresa degli investimenti dei privati. Allo Stato non viene affidato alcun compito. Perché non si propone di incrementare gli investimenti pubblici produttivi? L’unica leva su cui si opera è quella fiscale. Si riduce tutto a una manovra fiscale, con l’attivazione di crediti di imposta, di defiscalizzazioni, di trattamenti fiscali diversificati. Per il resto ci sono i temi, ma mancano i relativi svolgimenti”.