Tutta l’Imu Comune per Comune
Che l’Imu sia particolarmente invisa agli italiani è fatto ormai noto. Ad esempio sappiamo che il 75,4% degli italiani (dati Eurispes) non la ritiene giusta nell’attuale contesto economico (il 56,1% “per niente” e il 19,3% “poco”). Al netto delle promesse elettorali, tra cancellazioni, restituzioni o al limite diminuzioni, ora sappiamo quanto lo Stato ha incassato tramite l’imposta: 23,7 miliardi di euro, di cui quattro dalla prima casa, con un gettito superiore alle previsioni di 1,2 miliardi (dati ministero dell’Economia).
Da quanto emerge risulta che sono giunti versamenti da 28,5 milioni di contribuenti per una media di 918 euro. Nello specifico, per quanto concerne la prima casa, l’imposta ha riguardato 17,8 milioni di contribuenti (importo medio pari a 225 euro).
Secondo le tabelle diffuse del ministero dell’Economia, oltre un quarto del gettito proviene dalle cinque grandi città italiane, vale a dire Roma, Milano, Torino, Genova e Napoli. Si passa dai 917 euro in media a Roma ai 585 di Napoli (anche se in generale l’Imu risulta più cara laddove il Comune rappresenta un’attrazione turistica o un polo produttivo e in questi ultimi casi si è arrivati a versare rispettivamente oltre mille euro e oltre duemila euro).
A Roma, in ogni caso, si è pagato quasi il doppio di Milano: 537 euro in media sulla prima casa, 1.253 euro invece sulle altre tipologie di immobili. A Siena la media è stata di 567 euro. La stangata l’hanno subita a Portofino, con un versamento medio di 1.030 euro. E a seguire: Forte dei Marmi, Capri, Courmayeur (all’incirca sui 600 euro di media). Tra i Comuni a “vocazione industriale”, si rileva tra le più care Montalto di Castro. Dove si è pagato di meno, invece, è stato a Zerfaliu, in provincia di Oristano: appena 16,14 euro. C’è un dato, infine, da non trascurare: dei 24 miliardi (euro più, euro meno) di gettito complessivo, almeno 3,5 miliardi sono derivati dagli aumenti di aliquota stabiliti dai singoli Comuni.