I numeri della (in)sicurezza ferroviaria
Un uomo di 50 anni, un operaio, è morto giovedì mattina intorno alle 7.50 travolto da un treno alla stazione Tiburtina di Roma. Non è chiaro se si tratti del più classico dramma sul luogo di lavoro, ma è certo che l’incidente sia avvenuto – ironia (beffarda) della sorte – l’indomani della presentazione dei dati dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf).
Questo il bilancio del 2012: 108 incidenti classificabili come gravi per 69 morti (dei quali 66 esterni al sistema ferroviario) e 40 feriti. Sono numeri esattamente in linea con quanto avvenuto nel 2011, il che denota alcun passo in avanti in termini di sicurezza dei treni, ferrovie, passaggi a livello. Nel 2011 fu rilevato lo stesso numero di incidenti (108), con qualche morto e ferito in meno (65 e 34). Come spesso avviene nel nostro Paese, gli incidenti di tipo ferroviario derivano da una prevenzione di fatto nulla. I costi della messa in sicurezza degli ingranaggi e dei binari non vengono, probabilmente, contemplati quali risparmi in chiave futura. Un po’ come si riscontra quando si analizzano i dati relativi alla sicurezza sul lavoro. E’ tuttavia opportuno far notare che le cifre non differiscono granché dalla media europea, eccezion fatta per gli incidenti provocati da materiale rotabile in movimento, ovvero dagli investimenti (dalla conta sono però esclusi i suicidi) o le cadute dal treno. Questo tipo di incidenti sono stati 81, contro i 78 del 2011, con 56 morti e 29 feriti gravi (rispettivamente 50 e 31 nel 2011), pari al 75% dei casi e, dunque, sopra la media europea. Nel 2012, inoltre, sono aumentate le collisioni di treni contro ostacoli (sette, mentre nel 2011 furono sei) provocate soprattutto da frane. In crescita anche gli svii classificati come “gravi”: cinque contro i quattro del 2011, collegati a carenze di manutenzione.
Gli incidenti ai passaggi a livello, in compenso, sono diminuiti (13 nel 2012 contro i 18 del 2011), tuttavia continuano ad essere tra quelli più pericolosi. Hanno causato infatti 13 morti e nove feriti gravi nel 2012 contro i 15 morti e i tre feriti gravi del 2011.